Critica
Cinzia Coronese
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Rita Camilla Mandoli
LA RISCOPERTA DELLE VIRTU' Toscana Oggi 23 settembre 2012 A Lucca mostra di opere della pittrice Cinzia Coronese Il soggetto della mostra di Cinzia Coronese che è stata inaugurata nel pomeriggio di sabato 15 settembre a Villa Bottini,Lucca, suscita davvero interesse e curiosità. A noi che eravamo presenti,l'artista ha ribadito quanto si poteva leggere nel suo pieghevole illusrativo."Mi sono chiesta perchè non proporre in una società quasi del tutto priva di valori morali le Sette Virtù? Sono aspetti essenziali per una vita dedicata al bene,dove fungono da pilastri l'eccellenza morale,la spiritualità e la sensibilità". Così nelle stanze della splendida Villa Bottini che fu dei Buonvisi, abbiamo passato in rassegna i quadri: sette tele dedicate alle Virtù,rispettivamente quattro a quelle Cardinali e tre a quelle Teologali.La Prudenza ad esempio,da cui derivano i precetti;la Giustizia che regola i rapporti tra gli uguali, o la Speranza che ci facilita il raggiungimento di quel fine divino che trascende le forze naturali. La pittrice lucchese ha cercato di trasfondere nei suoi quadri idee e concetti non facili,avvalendosi di figure femminili e di simboli che rimandavano a testi biblici,filtrati attraverso una soggettiva interpretazione. Le sette tele propongono immagini che focalizzano l'interesse sul volto,badando allo sguardo,non rivolto direttamente all'osservatore,ma verso una probabile altra presenza,come se l'opera rimandasse ad un invisibile dialogo..... Data: 2012
Franca Lombardi Del Roso
"Una Pittrice che non sopraffà il mondo delle cose nelle sue rappresentazioni , né se ne lascia sopraffare. Il loro incontro, un dialogo.Una Tavolozza, la sua, fatta di impasti vigili e ricercati - accordi di colori , d'aria, di luce, di penombre, di pennellate accurate l'una per l'altra - richiami musicali in un rapporto di compenetrazione reciproca finalizzata ad una personale evocazione.Questa pittrice ha un congeniale rapporto con la sapienza antica che le permette, nella costruzione della composizione, una finezza di visione nella quale la sostanza vitale delle cose si scioglie in una soffusa, sommessa solarità d'insieme.Anche le zone di contrasto - luce e ombra - si risolvono nella equilibrata armonia di convivenze tra i piani di lontananza e di vicinanza , nella quale armonia si concentra e si distende sia il vigore che la quiete.In questo contesto fa da grande protagonista il primo piano che immette subito, e magiatralmente, l'osservatore nell'atmosfera della rappresentazione coinvolgendo emotivamente tra la conoscenza e l'essenza delle cose." Data: 2010
Maria Rosaria Belgiovine
 "Una fluidità immutata nel percorso della stesura segnica , che segue il tratto essenziale ed uniforme…" Data: 1995
"Il Quadrato" Milano
 "…l'artista utilizza stralci di spazi, aeree figure e le valorizza con la ricchezza di un colore tenue, evocativo. In tal modo la visione di queste sue interpretazioni va al di là della occasione stilistica che le ha motivate e le colloca in una sfera artistica che sa di accordi e melodie. Non interessa più solo lo stilema quanto piuttosto il modo con il quale questo viene influenzato dalla vibrazione emozionale che i quadri sono in grado di comunicare…" Data: 1995
Franco Donatini
La pittura di Cinzia Coronese,all'apparenza figurativa,nasconde elementi di approfondimento che sono più vicini a una pittura di tipo moderno e fortemente soggettiva. La sua pittura spesso ricca di elementi scultorei,che testimoniano una profonda passione per l'archeologia e il fascino che da essi deriva,tende a divenire più espressiva di uno stato d'animo,rispetto a una riproposizione impressionistica che pure è presente. L'accentuazione degli elementi naturali attraverso pennellate talvolta forti e contorte,non solo evoca l'intensità e la drammaticità dell'immagine,ma tende a esprimere una visione interiore dell'artista profondamente coinvolta e focalizzata su un'indagine approfondita e personale della realtà. La natura che si integra con elementi artistici, diviene essa stessa archeologica,trasposta nello spazio e nel tempo,fino raggiungere una valenza quasi metafisica. Si tratta di una pittura complessa che riesce tuttavia a trasferire emozioni con immediatezza ed efficacia. Data: 2012
Paolo Levi
Una pagina pittorica in chiave surrealista dominata da una pantera che, come una sfinge, sorveglia una città più evocata che descritta. Le variazioni tonali e le velature azzurrate acuiscono il senso di mistero che avvolge la scena. Pubblicato sull'annuario "Protagonisti dell'arte 2014” dal  XIX secolo ad oggi"
Gregorio Andreini
11 Novembre 2015 Una pittura che tocca elementi naturali più o meno complessi. Parti del paesaggio ricche di un vissuto, ma anche composizioni di forte significato culturale ed artistico possono rivelarsi come messaggeri di un qualcosa che toccandoci fin dal profondo, ci porta a riflettere ed indagare la realtà che ci sta di fronte. Tutto ciò che ha accompagnato la sua vita, diventa in Cinzia Coronese una viva fonte d'ispirazione a cui la sua pittura può fare riferimento. Le varie parti si rapportano tra loro, rivelando un vissuto e nello stesso tempo una storia, che legandosi con i fili del tempo, creano un ponte tra passato e modernità. Attraverso l'accuratezza dei colori scelti, ci viene donata un'armonia mista di quiete e tenuità. Importante ciò, visto anche quello che i suoi quadri riescono a comunicare, donandoci emozioni forti di appartenenza e sensazioni vive. Vitalità ma anche immersione in quella particolare atmosfera quasi metafisica, in cui convivono reale e surreale. Una pittura con forti e suggestivi richiami figurativi, ricca di forme e contorni particolari, che è partecipativa ed intensa allo stesso tempo. Il tocco d'arte di Cinzia Coronese lo notiamo nel suo renderci testimoni di quell'integrazione spaziale e temporale che include anche la realtà della materia che ha acquisito a livello compositivo valenze archeologiche ed anche metafisiche, riuscendo a donarci uniche emozioni.
6 - 7 - 8 Novembre 2015 PERSONALE di Cinzia Coronese in EXPO SPOSI  XXV edizione WEDDING SHOW  REAL COLLEGIO 6 - 7 - 8  NOVEMBRE  2015 p.zza del Collegio, LUCCA
21 maggio 2017 "Premio la Sorgente", Guamo, Lucca
Cinzia Coronese vince il 1°premio con l'opera intitolata "La Contesa" Giudizio critico : Cinzia Coronese attraverso una pittura minuziosa, esalta la luce e l'amore poetico per la natura intrisa di storia.
5 VOLTI DEL MITO
Cari amici questa mattina ho incontrato Cinzia Coronese, visitando la sua personale al Chiostro di S.Caterina, dietro S.Frediano a Lucca. Una mostra che vi consiglio di visionare con la dovuta calma: una volta oltrepassata la soglia del Chiostro, è necessario rallentare il passo, fermarsi un attimo, fare un bel  respiro e osservare le opere esposte con attenzione. A lato di ciascun quadro, si trova una poesia  scritta da Stefano Lattari ispirata dal dipinto e un testo scritto da Marco Rocca che necessita di essere letto interamente prima di passare all’osservazione dell’opera. I quadri esposti sono  appena 5, ma non per questo la mostra necessita di poco tempo per essere capita, metabolizzata e compresa nella sua interezza. Le raffigurazioni ispirate a personaggi della mitologia, se pur descrittive, richiedono attenzione, per potervi leggere la totale e complessa caratterialità dell’artista. Prestando attenzione, si può capirne la grande sensibilità e fermezza di carattere che, se pur certa della propria forza, mostra la sua fragilità e il suo bisogno d’amore, esponendosi e nascondendosi  fra forma e colore, in un gioco sinuoso e morbido, che affascina per la sua disarmante chiarezza espressiva. Lorenzo Pacini
Critica di Angela Palese del 24 novembre 2016
Le opere di Cinzia Coronese sono opere preziose, frutto di sapiente tecnica e di tanto cuore.  Sono opere sempre molto ricche da tutti i punti di vista, frutto  di un lavoro lungo e meticoloso, un lavoro di pennello, di anima. Non esiste una sola pennellata casuale o una parte della tela che sia stata trattata con minore attenzione perché ritenuta secondaria. In tutte le opere c’è tanto amore, c’è l’amore per la vita, per la Creazione e anche tanta curiosità, tanta voglia di esplorare attraverso l’arte il mistero della vita, il mistero di un’esistenza in continuo divenire, in continua evoluzione. In tutte le sue tele e in tutte le sue sfumature di colore che ogni volta vengono create, traspare un lavoro di ricerca continuo, supportato da una perizia tecnica notevole. Ogni opera un prezioso cameo nel suo percorso che non vede ripetizioni o stanchezze nel riproporre temi già esplorati, ma opere sempre nuove e comunque sempre coerenti con la sua cifra stilistica.
In occasione della Mostra: 5 VOLTI DEL MITO
" ..nei quadri della pittrice lucchese vogliamo cogliere non solo il recondito significato che le figure mitologiche ci danno, ma quel tanto di attuale che nelle forme e nelle linee Cinzia ha saputo  far trasparire usando una tecnica e soprattutto una creatività che, allontanandosi dall'antico, penetra negli spiragli di un'arte che vuole parlare , non solo farci sognare. Si tratta di quattro grandi quadri fatti con destrezza grafica e pittorica e con meticolosità espressiva". Mario Rocchi (Maggio 2017)
Critica del Prof. Bruno Pollacci
"Cinzia Coronese è una delle più prestigiose presenze dell’ambiente professionale artistico lucchese e la sua esperienza fà sempre bello sfoggio di sè attraverso sognanti composizioni che manifestano ampie ed antiche radici culturali ed artistiche. Il “mestiere”, seppur presente in modo evidente in ogni opera, non si disgiunge mai dalla profonda essenza del sentire, caldo e poetico, capace di avvolgere e coinvolgere l’osservatore con eleganza e morbidezza di linguaggio. Il misterioso e magico “universo donna” affiora sempre in ogni sua opera, con la delicatezza ed il garbo della più raffinata sensibilità” Prof Bruno Pollacci
Critica del Prof. Franco Donatini - La Forza e la Quiete - Firenze 22 Luglio 2019
Un titolo particolarmente significativo per questa mostra di Cinzia Coronese, pittrice lucchese che, inizia a dipingere durante il liceo artistico, sotto la guida del maestro Massimo Micheli ed espone in Italia e all’estero ricevendo molti premi e riconoscimenti, come il Nobel dell’Arte “Trophee Azurenne” al Metropole Palace di Monte-Carlo (2002), il 3° premio a tema sacro dell’Accademia Internazionale S. Rita di Venaria Reale, Torino (2006). Una sua opera pittorica è stata collocata in modo permanente nell’importante Museo Aeronautico “Volandia” di Malpensa a Milano. Nel 2017 è stata invitata a Roma all'udienza di Papa Francesco, portando in dono la sua opera intitolata "Pretiosa Genesis", sul tema delle biodiversità. La forza e la quiete, due termini che definiscono in maniera pregnante la pittura di questa artista, caratterizzata da una compostezza quasi classica delle immagini che esprimono allo stesso tempo potenza e serenità. Si tratta di due aspetti che si colgono a prima vista, ma che nascondono nella sostanza significati profondi. Quella di Cinzia Coronese è una pittura complessa che, partendo dal figurativo realistico, tende verso il surreale, attraverso una tecnica di tipo iperrealista.  La sua pittura, solo all'apparenza figurativa, nasconde elementi di approfondimento che sono più vicini a un’espressione artistica di tipo moderno e fortemente soggettiva. Le sue opere sono ricche di elementi scultorei, che emanano un senso di forza e allo stesso tempo di quiete, che testimoniano una profonda passione per l'archeologia e il fascino che da essi deriva. Così questa pittura tende a divenire più espressiva di uno stato d'animo, rispetto a una riproposizione impressionistica che pure è presente. L'accentuazione degli elementi naturali attraverso pennellate talvolta forti e contorte, non solo evoca l'intensità e la drammaticità dell'immagine, ma tende a esprimere una visione interiore dell'artista profondamente coinvolta e focalizzata su un'indagine approfondita e personale della realtà. La natura che si integra con elementi artistici, diviene essa stessa archeologica, trasposta nello spazio e nel tempo, fino raggiungere una valenza quasi metafisica. Ecco quindi la sensazione di forza che emana da questi quadri, mentre la compostezza scultorea delle immagini evoca un senso di serenità. Si tratta di sensazioni che appartengono al sentire profondo dell’artista, più che alla raffigurazione del reale, sensazioni agognate, rimandi a un passato che tuttavia continua a vivere nel presente, non nella realtà, ma come rievocazione nostalgica ed esigenza profonda dello spirito. Sempre da questo modo di intendere la vita deriva la raffigurazione del mito, che è molto presente soprattutto nei lavori più recenti, un modo di dare un senso alla realtà attraverso la reinterpretazione del passato in chiave moderna, pur nella amara consapevolezza di un mondo che ha perduto la connessione con l’umanità e la propria storia. Così la tecnica iperrealista usata dalla pittrice acquisisce una valenza profonda sia sul piano del significante che del significato. Ci dice il filosofo francese Baudrillard: “L’iperrealismo è il colmo dell’arte, il colmo del reale per scambio rispettivo a livello del simulacro dei privilegi e dei pregiudizi che li fondano. L’iperreale è al di là della rappresentazione. La raffigurazione iperrealista non si limita a creare una copia dell’originale, ma realizza un’allucinante somiglianza del reale a sé stesso. Entriamo nel dominio del simulacro e non più in quello della duplicazione. Nel buco nero dell’iperrealismo viene annullato il valore dell’oggetto in sé. Oggi è la realtà stessa che è iperrealistica. Il surrealismo consentiva alla realtà più banale di divenire surreale. Ora tutta la realtà quotidiana ha incorporato la dimensione simulatrice dell’iperrealismo. Noi viviamo nell’allucinazione estetica della realtà.” In queste frasi di Baudrillard c’è il pessimismo dell’espressione artistica di oggi, l’impossibilità di catturare la realtà in maniera oggettiva e il tentativo di cogliere l’essenza recondita delle cose mediante un percorso che si estrinseca attraverso la propria soggettività. Le immagini delle opere di Cinzia Coronese divengono così archetipi di un’umanità, cristallizzata nella sua condizione ancestrale e insieme dibattuta tra sogno e realtà, tra nostalgia del passato e alienazione del presente, intercettando con immediatezza ed efficacia i temi e le inquietudini della modernità. Prof. Franco Donatini - Università di Pisa
Critica di Claudio Della Bartola - La Forza e la Quiete - Firenze 22 Luglio 2019
L’eleganza del colore, l’armonia e l’equilibrio degli elementi celano la drammaticità dell’opera in contemporanea all’eco di un gesto d’artista e in Cinzia Coronese vedo la ricomposizione di frammenti diversi e opposti, eletti a simbolo di un legame spezzato e ricomposto con ancora più “FORZA”: un gesto di riappropriazione del proprio spazio e della propria dignità. Questa pittura viene da lontano ma restituisce ai nostri occhi il contemporaneo, la nostra esistenza. Forze contrastanti e complementari si muovono e affiancano una materia che cerca di eccedere se stessa, per poi svelarsi delicatamente: partendo da un’osservazione attenta di ciò che circonda l’uomo, il segno dell’artista interpreta le immagini concrete e riconoscibili della realtà per trasformarle in emozioni, in quella “QUIETE” in cui tutti vorremmo essere trasportati. La sua pittura è un grido che nasconde la possibilità di una catarsi, un riscatto che conduce ad uno stato di libertà in cui le dicotomie puro-impuro, passato-futuro non hanno più senso. Claudio Della Bartola
Pensiero di Claudio Della Bartola - La Forza e la Quiete - Firenze 22 Luglio 2019
Lacererò le vesti / su pietre infuocate/ le figure plasmate sapranno riportare la natura alla vera essenza/. Il cuore si stenderà su mura urbane che apriranno a nuovi confini/. Così verrà il giorno/ luce e speranza mi troveranno nudo/ pronto al sacrificio. Claudio D.B.
Critica di Eugenio Giani - La Forza e la Quiete - Firenze 22 Luglio 2019
La forza e la quiete. Due sostantivi che possono essere contrapposti o, al contrario, si integrano, dialogano, diventano complementari. Non so quando è stato deciso il titolo per questa bella mostra di Cinzia Coronese, che ospiteremo nelle prestigiose sale del Palazzo  Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, sia stato un caso nell’ aver scelto due sostantivi femminili. Ma certamente Forza e Quiete, virtù connaturate all’animo femminile, promanano dalle opere in visione, insieme alle vibranti emozioni che questi quadri suscitano nell’osservatore attento. Una pittura realistica, iperrealistica, onirica al tempo stesso. Guardando le opere ti senti parte di questo nostro mondo, della madre natura - mirabile il volto plasmato con la roccia nel quadro, appunto, Plasmata- ma anche proiettato in una dimensione “altra”. Ringrazio Cinzia Coronese per averci dato questa occasione con l’augurio che l’esposizione riscuota l’attenzione che merita. Eugenio Giani Presidente del Consiglio Regionale della Toscana
Critica di Mario Rocchi su La Nazione del 29 dicembre 2020
Critica di Lorenzo Pacini del 20 marzo 2021
Cinzia Coronese è una persona che entra nella vita degli altri chiedendo permesso, con l’educazione e la riservatezza di chi fa arte con l’animo coinvolto e partecipe. Esprime il suo risultato artistico con la timidezza di chi si sente di avere molto da dire, di chi ha percorso strade, ma che sa che tante altre rimangono da percorrere. La sua espressione artistica di natura simbolista, descrive il suo essere in modo riservato, permette all’osservatore di penetrare i suoi segreti più reconditi ma dissemina le sue opere di messaggi criptati, è una persona aperta ma tiene per sé alcuni aspetti che sono fruibili solo a chi si impegna a fondo per cercare di capirli. Lorenzo Pacini